Atto unico per baracca e burattini
di Gigio Brunello e Gyula Molnàr
con Gigio Brunello
(2015)
Linda e Mario, due burattini anonimi, trascorrono la loro vita quotidiana dietro la tenda del sipario, su un palcoscenico dove avrebbero dovuto recitare in passato la storia di Filemone e Bauci, se la produzione non fosse stata improvvisamente sospesa. Una notte però, senza che essi se ne accorgano, arriva la Morte a rubare il sipario. Il popolo dei burattini si sente minacciato e individua come colpevole dell’affronto il popolo dei peluche. Sarà l’inizio di una grande guerra che avrà termine solo quando la Morte deciderà di porre fine agli scontri facendo ricomparire il sipario. E se grande è il dolore di Fata Turchina e Balanzone per la morte del burattino Pinocchio, i suoi resti germoglieranno nel giardino dei due burattini anonimi tramutandosi in un ciliegio, facendo loro ricordare le ultime battute di quello spettacolo per cui non furono mai usati, Filemone e Bauci.
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Lo spettacolo, di ricchissima scrittura drammaturgica e scenica, ha un inizio folgorante fuori dalla baracca, seguito da una catena d’invenzioni che attende solo di essere distillata. Gigio Brunello e Gyula Molnar sono geniali nel loro modo di pensare a margine, ribaltando gli schemi, correndo sul crinale dell’assurdo per sorridere di se stessi e degli spettatori, che guardano le loro parabole portando a casa pensieri.
FerraraOFF
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Critica
“Ne La grande guerra del sipario, sketch divertenti intersecano una trama che, seppur con sguardo delicato, narra di violenza, di perdita, di ostilità e conflitto tra uguali”.
– Francesca Di Fazio, PAC Paneacquaculture
“I burattini vengono visti nella loro quotidianità, con un Coccodrillo che, autonominatosi dittatore, tra lacrime finte e proclami veri dichiara guerra al popolo dei peluche, reo di avere rubato quel sipario, in realtà inghiottito dalla Morte. E’ una guerra che non risparmia nessuno”.
– OglioPo News